Proposta formativa
I nostri corsi
Ichos
9/10 anni
L’attività teatrale è certamente un’ulteriore e importante esperienza nell’ambito del percorso di crescita e formazione del bambino.
Attraverso l’esperienza del teatro si valorizza l’incontro delle diverse forme espressive che si avvalgono del corpo, della voce, delle parole, all’interno di uno spazio.
Il processo creativo della lettura scenica del primo corso PedaGÒ! viene arricchito dall’invenzione di una storia che avviene in gruppo giocando con la parola, il corpo e la musica.
Un ulteriore atto di consapevolezza sarà fissare la storia, scrivere ciò che si è detto, ma anche impadronirsene a tal punto da poterla cambiare in ogni istante.
Il tutto sboccerà in una lezione aperta dove utilizzeremo il NARRARE LEGGENDO non come un’azione statica, bensì giocando con la voce e il corpo: ogni parola diventa suono e gesto e ogni gesto diventa segno della storia esplorando così il Il rapporto corpo e parola, suoni.
Inglese in Movimento
6/14 anni
Questo metodo di insegnamento della lingua inglese prende come riferimento le diverse fasi dell’acquisizione naturale della prima lingua, seguendo e rispettando gli step che, dal punto di vista neurolinguistico, sono necessari perché l’apprendimento della lingua straniera avvenga nel modo più fluido e naturale. Senza forzature né impostazioni artificiali, partendo dagli elementi di sonorità della lingua (intonazione, cadenza e accento), passando dai suoi concetti strutturali per arrivare finalmente all’elaborazione di frasi in diversi contesti comunicativi.
Per stimolare la loro capacità e l’utilizzo delle loro risorse comunicative per capire e farsi capire nel corso delle lezioni vengono ricreate le condizioni che i bambini potrebbero trovare se fossero in un paese di lingua inglese (escludendo perciò l’uso della lingua italiana).
Lettura Scenica
7/8 anni
Raccontare è la forma più antica del teatro. Attraverso il Narrare il bambino non solo entra in contatto con la lettura immaginando la vita dei personaggi e dei luoghi raccontati ma potrà farli propri e trasformarli in base alle emozioni che scorreranno in quel momento.
Raccontare leggendo diventa così un momento di consapevolezza creativa.
Il tutto sboccia in una lezione aperta dove il NARRARE LEGGENDO non è un’azione statica bensì, giocando con la voce e il corpo, ogni parola diventa suono e gesto e ogni gesto diventa segno della storia esplorando così Il rapporto corpo, parola, suoni.
Para Scuola
6/14 anni
Para Scuola è una striscia pomeridiana dalle 13,30 alle 19,00 per studenti della scuola primaria e secondaria che comprende, compiti e laboratori bilingui di lettura e scrittura, abbinate al movimento del corpo, al linguaggio dei segni, delle immagini e alle vibrazioni sonore.
Baby Sitting
3/10 anni
Attivo dalle 7,30 alle 19,30, il servizio Baby Sitting accoglie e assiste bambini con programmi distinti per fasce d’età e orario.
Teen Club
13/19 anni
Dalle 17,00 alle 19,00, il servizio Teen Club è riservato ai giovani “teen” per maturare la propria dientità all’interno del Gruppo.
I Metodi a cui ci ispiriamo
Metodo Montessori
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Il pensiero pedagogico montessoriano parte dalla pedagogia scientifica: l’oggetto dell’osservazione non è il bambino in sé, ma la scoperta del bambino nella sua spontaneità e autenticità.
Della scuola tradizionale infantile, modello di riferimento con cui si confronta, Maria Montessori critica il fatto che, in essa, tutto l’ambiente sia pensato a misura di adulto. In un ambiente così concepito, il bambino non si trova a suo agio e quindi nelle condizioni per poter agire spontaneamente.
La Montessori definisce il bambino come un embrione spirituale nel quale, come sostiene anche l’intuizione steineriana, lo sviluppo psichico si associa allo sviluppo biologico. Maria Montessori realizza anche materiale di sviluppo cognitivo specifico per l’educazione sensoriale e motoria del bambino e lo suddivide in:
- materiale analitico, incentrato su un’unica qualità dell’oggetto, per esempio peso, for-ma e dimensioni. Educa i sensi isolatamente;
- materiale autocorrettivo, educa il bambino all’autocorrezione dell’errore e al controllo dell’errore, senza l’intervento dell’educatore;
- materiale attraente, oggetti di facile manipolazione e uso, creato per invogliare il bambino all’attività di gioco-lavoro con esso.
Il bambino è libero nella scelta del materiale. Tutto deve scaturire dall’interesse spontaneo del bambino, sviluppando così un processo di autoeducazione e di autocontrollo.
Metodo Steineriano
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“Il nostro obiettivo: elaborare una pedagogia che insegni ad apprendere, per tutta la vita dalla vita stessa”.
Su questa frase di Rudolf Steiner si fonda la pedagogia Steineriana utilizzata oggi come metodo di studio in diverse scuole, in tutto il mondo.
Il metodo è basato sull’Antroposofia ovvero la convinzione che la pedagogia dove basarsi principalmente sulle esperienze di vita.
Secondo Steiner, l’essere umano entra in difficoltà quando deve far fronte alle prime necessità materiali e morali. Per superare le quali ogni individuo deve ricercare un proprio cammino, mantenendo la sua individualità e i suoi ritmi.
Tutto nella vita è ritmo a partire dalla respirazione, dall’alternarsi di sonno e veglia, fino ai ritmi dell’apprendimento: il ritmo di ogni alunno deve essere rispettato dagli insegnanti perché è soltanto attraverso esso che è possibile educare i bambini.
Il metodo Steiner prevede, quindi, esaltazione della individualità del bambino e gusto per l’apprendimento e lo aiuta ad affinare i sensi ed elaborare il pensiero stimolando tutte quelle attività legate alla creatività, espressività e fantasia.
Grazie alle attività di gruppo i bambini si osservano aumentando le loro conoscenze attraverso l’esperienza. Grazie alla socializzazione i bambini imparano a rispettare gli altri e le loro individualità senza giudicare.
Le scuole con metodo Steiner hanno una struttura ben precisa: a differenza del ciclo scolastico classico, il metodo Steiner prevede cicli di sette anni ciascuno.
Il secondo ciclo è quello della scuola dell’obbligo e corrisponde all’incirca al periodo 1° elementare–3°media della scuola tradizionale.
La giornata si svolge sempre con lo stesso ritmo: le prime due ore sono per le materie principali e dopo l’intervallo si passa alle attività artistiche, linguistiche, manuali e motorie.
Metodo Pizzigoni
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“Il metodo della Rinnovata vuole poche parole e molti fatti; vita attiva del bambino a contatto con molte cose, fatti e persone.” (G. Pizzigoni, Le mie lezioni ai maestri d’Italia).
Il metodo dell’esperienza porta allo svolgimento armonico di tutte le attività del fanciullo: mentali, volitive, sentimentali, fattive.
Ottiene la valutazione massima dell’attività spontanea ai fini dell’educazione della personalità. Il procedere per via induttiva, dall’esperienza alla sistematizzazione teorica, è la modalità connaturata e autentica di procedere della mente infantile.
“Il bambino che desidera e chiede una notizia scientifica a spiegazione di ciò che vede, oppure di fatti a cui assiste, non dimenticherà poi tanto facilmente quanto ha appreso, perché egli ha avuto quella nozione proprio nel momento in cui essa lo interessava. Se il bambino viene guidato a scoprire una verità, non la dimenticherà più, perché gli è costata la fatica della ricerca e gli ha prodotto la gioia della scoperta.”
Il metodo Pizzigoni insegna ai bambini a farsi e a porre domande, nella convinzione che la domanda è l’inizio del cambiamento, il primo passo verso soluzioni creative: viene stimolata la creatività dei bambini, l’originalità del pensiero, l’autonomia di giudizio, la riflessione.
È attraverso processi di riflessione e di elaborazione che i bambini riescono a organizzare quanto apprendono dalle singole esperienze: e, soprattutto, a crescere interiormente, veramente, profondamente.
Per la Rinnovata come la vita è scuola, così la scuola deve essere vita: la scuola deve essere un mondo ricco di motivi dove fare un grandissimo numero di esperienze sui fatti naturali e fisici per cui si prestano ottimamente il giardino, l’orto, il campo, gli al-levamenti vari, il museo didattico, i laboratori; muovendo sempre dal concreto e vissuto, l’attività didattica assurge a fatti d’ordine superiore, tendenti a sviluppare la personalità globale del fanciullo.
Ma l’apprendimento è basato sulla conoscenza della vita reale, e questa non può essere confinata nella scuola. Bisogna allora allargare la scuola, portarne i confini lontano, nel territorio, più in là nel mondo.
LA SCUOLA E’ IL MONDO e la Rinnovata porta i suoi alunni in officine industriali, istituzioni, musei, monumenti, opere d’arte, impianti pubblici, cave, gite fuori dalla città, per prendere visione diretta della pianura, del monte, della cascata, del mare, delle città più significative.
Metodo Feuerstein
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All’imparare ad imparare Reuven Feuerstein ha dedicato la vita, dando un contributo fondamentale e fortemente innovativo alla costruzione della matrice teorica dell’educazione cognitiva e alla diffusione dei suoi principi. Il metodo Feuerstein si caratterizza come uno dei primi approcci metacognitivi apparsi in ambito educativo e riabilitativo ed è attualmente sperimentato in tutte quelle situazioni in cui è necessario potenziare le risorse umane, come il campo educativo, aziendale e riabilitativo.
Il Metodo si fonda sulla convinzione che ogni individuo è modificabile e può potenziare i propri processi cognitivi, attivando risorse ancora latenti. Questo percorso è reso possibile dalla presenza di un ‘mediatore’ che facilita il processo dell’imparare ad imparare. Si fonda su tre concetti fondamentali:
- la concezione olistica dell’individuo, visto nella sua integrità;
- la teoria della modificabilità cognitiva strutturale, ovvero la convinzione che in ogni età e situazione l’individuo sia modificabile sul piano cognitivo, che in ogni individuo sia presente una disponibilità ad attivare risorse ancora latenti;
- l’esperienza di apprendimento mediato, ovvero il tipo di relazione attraverso cui la modificabiltà può essere indotta.
Il Metodo fornisce strumenti che migliorano la capacità di apprendere, attraverso una metodologia attiva volta a creare un ambiente favorevole all’insegnamento-apprendimento, all’autostima e alla riprogettazione di sé; centrato sull’ascolto, sull’attenzione ai saperi individuali e ai diversi stili cognitivi, privilegia la riflessione sui processi mentali, piuttosto che la trasmissione di contenuti.
Il Programma Feuerstein è composto da esercizi cartamatita che non hanno riferimenti diretti ai contenuti disciplinari, ma permettono al mediatore di stimolare una riflessione metacognitiva; nella relazione educativa il mediatore non dà risposte ma indirizza e orienta all’analisi dei processi di pensiero messi in atto durante la risoluzione dei problemi: la consapevolezza metacognitiva del proprio modo di apprendere consente di trasferire in altre situazioni le abilità possedute o acquisite nella formazione e avvia all’uso autonomo del pensiero.
Attraverso una ricca varietà di compiti, utilizzabili a livello individuale o di piccolo gruppo, il Programma Feuerstein fornisce strumenti per lavorare su:
- potenziamento cognitivo
- difficoltà di apprendimento
- dispersione scolastica
- didattica inclusiva
PedaGÒ!
L’intento del progetto PedaGÒ! è di dare continuità consapevole al percorso pedagogico avviato nella fase scolare mettendo al centro il bambino e impostando con lui una modalità di insegnamento personalizzata, sviluppata all’interno di corsi collettivi a numero chiuso.